Padova attraverso i secoli tra misteri, miti e leggende

Il tour nella Padova dei misteri e leggende inizia dalla Torre dell’Orologio di Piazza dei Signori, con il mistero del segno zodiacale mancante; si prosegue verso il Liviano, così chiamato in onore di Tito Livio, storico patavino di cui ricorre il bimillenario dalla morte. Una visita al Palazzo della Ragione, partendo dai sotterranei, con resti romani e medievali, per salire poi nel loggiato sud, dove nel ‘700 si svolgeva la pubblica estrazione del Lotto. Nel Palazzo, i 333 riquadri di affreschi del più ampio ciclo astrologico esistente risalgono alla lontana ispirazione di astrologia giudiziaria di Pietro d’Abano, processato per eresia e ateismo. Attraversando il ghetto si arriva all’Oratorio dei Colombini, ricordato per l’episodio del breviario di Sant’Antonio caduto nel pozzo. In Riviera Tito Livio, sosta alla tomba di Antenore, mitico fondatore della città, approdato in Veneto in fuga da Troia in fiamme. Al Caffè Pedrocchi, costruito sulle rovine del Foro dell’antica Patavium, troviamo le stanze progettate dall’architetto Jappelli, con motivi esoterici e massonici. In corso del Popolo, Palazzo Cavalli cela una misteriosa vicenda di sangue avvenuta nel 1585. Nella Chiesa degli Eremitani è conservato il mausoleo di Marco Mantova Benavides il cui vicino Palazzo custodisce la colossale statua di Ercole di Ammannati; da qui, nel 1866, il generale La Marmora fece partire un dispaccio indirizzato a Garibaldi, che rispose col noto: “Obbedisco!”. Passeggiata archeologica finale lungo il fiume sino al Portello, piccolo porto che accoglieva le imbarcazioni provenienti da Venezia.