PADOVA
Città del Santo e del Salone [cibo per l’anima] [cibo per il corpo]
Il percorso cittadino, in sintonia con la tematica proposta, si effettuerà con un’alternanza di visita a siti legati al ristoro dell’anima e ad altri connessi con il tema alimentare. Partendo da Prato della Valle, dove il sabato si tiene un ampio mercato, anche di prodotti della natura ed ortofrutticoli, si farà tappa alla Basilica del Santo, meta di pellegrinaggio di fedeli provenienti da tutto il mondo, per rivivere i miracoli di Sant’Antonio, attraverso gli affreschi della Scoletta del Santo.
Risalendo per Via del Santo, ricca di negozi di prodotti alimentari tipici della città, come i dolci di Sant’Antonio, che comprendono il Pan del Santo, il Noce del Santo, il Giglio del Santo, la Corona del Santo, i bi-scotti Monaci, si arriverà nelle ‘Piazze’ comunemente dette (delle Erbe e della Frutta) da dove si entrerà sotto il Salone, le cui gallerie contengono una poliedrica quantità di negozietti di antica tradizione, dai macellai, ai pescivendoli, ai formaggiai. Non potrà mancare una visita all’interno del Palazzo della Ragione. Da Piazza della Frutta, passando davanti allo storico Caffè Pedrocchi, dove si può gustare l’originale ‘caffè Pedrocchi’ con menta dolce e cacao o lo zabaione di Stendhal, ci recheremo ai Musei Civici per analizzare le vivande presenti nelle nature morte e nei banchetti di tele di epoche diverse – tra le altre quelle di Romanino, Tintoretto, Veronese e Piazzetta – con un passaggio al museo archeologico. Si proseguirà verso il Centro Culturale Altinate San Gaetano, dove si effettuerà la visita della mostra ‘Food’ in tema con l’Expo di Milano, concludendo così il tour con una iniziativa di approfondimento culturale e scientifico sul cibo.
Info Percorso:
Giorno percorso: sabato 31 ottobre
Tempo di percorrenza: circa 3 ore
Lunghezza: circa 2,5 km
Difficoltà: bassa
Punto di partenza: Prato della Valle – Parcheggio Foro Boario
Orario di partenza delle visite guidate: ore 10.30 – 15
Per Informazioni:
Comune di Padova
Ufficio Turismo
Tel.: 049 8205620/5373
E-mail: ufficioturismo@comune.padova.it
Web: www.discoverpadova.com
Web: www.padovanet.it
LA RICETTA: LA PAZIENTINA
Tipico dolce di Padova e della città murate (Cittadella, Montagnana, Este, Monselice), la Pazientina è considerata da sempre l’emblema della pasticceria padovana. Le sue origini (dai dolcetti chiamati “pazienze” della tradizione conventuale o dalla pazienza richiesta al pasticcere nella fase di preparazione) sono fatte risalire ai primi dell’Ottocento, in uno dei periodi di maggior fulgore della pasticceria padovana, quando il cioccolato, lo zabajone e la Polentina di Cittadella stabilirono una felicissima combinazione gastronomica, destinata a scandire, insieme alla gallina di Polverara e al prosciutto dolce di Montagnana, l’identità della cucina delle nostre contrade.
(ricetta depositata dall’Accademia Italiana della Cucina – Delegazione di Padova)
Ingredienti:
150 gr.di zucchero;
150 gr. di burro;
100 gr. di farina bianca;
100 gr. di mandorle dolci;
50 gr. di mandorle amare;
un pizzico di sale;
3 albumi d’uovo;
uno strato di Polentina di Cittadella (o di Pan di Spagna) dell’altezza di un centimetro e mezzo;
crema di zabajone (5 tuorli d’uovo, 300 gr. di zucchero, 5 dl. di Marsala, 80 gr. di farina bianca o 50 gr. di Maizena);
mezzo bicchiere di liquore (Curaçao o “cordiale”);
cioccolato fondente a nastri o da glassa.
Preparazione:
Preparare una base con lo zucchero, il burro, la farina, il sale e le mandorle finemente macinate. Legare con gli albumi montati a neve. Stendere in una tortiera cernierata, dando al composto lo spessore di un centimetro. Infornare per 30 minuti e poi lasciare raffreddare. Sull’impasto freddo stendere uno strato di zabajone; sovrapporre il disco di Polentina (o Pan di Spagna) bagnato col liquore. Nappare con l’altra metà dello zabajone, livellare bene la superficie e passare in luogo fresco. Coprire con larghi nastri di cioccolato fondente (o glassare).
Per la Polentina di Cittadella:
8 uova; 220 gr. di fecola, 200 gr. di zucchero, 14 gr. di cremore di tartaro; 5 gr. di bicarbonato; un po’ di limone grattugiato.
Montare il rosso delle uova con lo zucchero, unendo poi la fecola e il limone grattugiato e lentamente, in successione, i bianchi d’uova montati a neve, il cremore e il bicarbonato. Versare il composto così ottenuto in una teglia dal bordo piuttosto alto, precedentemente imburrata e spolverata di farina. Mettere nel forno (caldo, ma non caldissimo) per 30-40 minuti circa e lasciar raffreddare.