ODERZO
Arte, storia e sapori Opitergini
Ogni epoca ha il suo cibo, ogni luogo la sua specialità. Oderzo, città archeologica ricca di testimonianze di un glorioso passato, si propone per la prima volta agli appassionati del trekking urbano con un percorso che riscopre la sua storia, insieme alle varie pietanze caratteristiche di ciascuna epoca. L’itinerario lambisce la “Opterg” dei Veneti antichi, attraversa il Foro della romana Opitergium con l’adiacente splendida domus e raggiunge il sito dell’antico castello medievale.
I portici dei nobili palazzi accompagnano poi verso il duomo rinascimentale, l’ariosa piazza del mercato, il foro boario, il Museo Archeologico – uno dei più antichi d’Italia – e portano infine a rinomati locali, che oggi come un tempo offrono ristoro alla gente del luogo e ai forestieri. E’ un’occasione per scoprire e assaporare ciò che nutre il corpo e lo spirito, per gustare il fascino, i sapori e i profumi della Marca Gioiosa.
Info Percorso:
Giorno percorso: sabato 31 ottobre
Tempo di percorrenza: circa 1 ora e 30’
Lunghezza: circa 3,5 km
Difficoltà: bassa
Punto di partenza: Ufficio IAT Oderzo
Orario di partenza delle visite guidate: ore 15
Per Informazioni:
Ufficio IAT di Oderzo
Via Garibaldi 14
Tel.: 0422 815251
E-mail: iat@comune.oderzo.tv.it
E-mail: iatoderzo@provincia.treviso.it
Web: www.visittreviso.it
LA RICETTA: RADICCHIO E FAGIOLI
Bollire fagioli, sedano, cipolla e la carota in acqua per 2 ore. Passare i fagioli, ottenendo una densa crema, porre il radicchio in una terrina e salare, versarvi la crema di fagioli tiepida, condire con il soffritto ottenuto rosolando il guanciale per 5′ e allungato con un cucchiaio di aceto di vino. Servire con una fetta di pane tostato e accompagnare con un buon bicchiere di Raboso.
Preparazione:
Tagliare le verdure finemente e soffriggerle, aggiungere la milza, fegatini di pollo e la salsiccia il tutto tritato finemente, salate e pepate. Cuocere a fuoco lento per circa 20 minuti, sfumare con il vino bianco. Battere le acciughe e i capperi finemente, aggiungere al composto e continuare la cottura per altri 15 minuti. Spalmare il composto su pane sciocco, passare in forno cado per 3 minuti. Servire con una bruschetta di pane tostato con trito di pomodoro.
IL PRODOTTO TIPICO: IL MIELE
Dorato, brillante, fluido o cristallino, ma sempre dolcissimo. Per millenni il miele è stato il principale dolcificante usato dall’uomo. I Greci lo consideravano “cibo degli dei”, e rappresentava una componente importantissima nei riti che prevedevano offerte votive; Pitagora lo raccomandava come alimento per una vita lunga. I Romani ne importavano grandi quantitativi da Creta, da Cipro, dalla Spagna e da Malta. Veniva utilizzato come dolcificante, per la produzione di birra, come conservante alimentare e per preparare salse agrodolci.
Nel territorio di Oderzo numerose sono le aziende agricole che producono miele; a testimonianza dell’interesse per questo settore in città è stato aperto nel 1996 il primo museo pubblico apistico d’Italia, intitolato a Guido Fregonese, che nel corso della sua vita dedicò cura e amore per le api e per tutto ciò che riguardava la storia dell’apicoltura trevigiana. Le tipologie che vengono prodotte sono principalmente il miele di acacia, di tiglio, di castagno, millefiori.