LA SPEZIA
Per le antiche vie di fuori porta
La dirompente espansione edilizia del ‘900 ha inglobato nella città antichi nuclei abitati e isolate frazioni che ancora oggi mantengono segni della loro originaria struttura urbanistica. Chiese, ville padronali, edifici rurali, ma anche antiche osterie di campagna che conservano nei loro menù il gusto per le buone cose semplici della civiltà contadina: mesciua, torte salate, frittelle, ecc. Con l’aiuto di mappe antiche e foto d’epoca ripercorreremo l’antica Via per Genova fino alla località La Chiappa; sarà come realizzare un viaggio virtuale nel passato, transitando dai siti ove sorgevano le due Porta Genova: quella delle mura secentesche, e quella appartenente alla cinta difensiva ottocentesca. Raggiungeremo quindi il borgo di Pegazzano con la Chiesa di San Michele Arcangelo che verrà aperta eccezionalmente per i partecipanti al trekking. Non mancherà ovviamente l’assaggio della cucina delle osterie incontrate lungo il per-corso!
Info Percorso:
Giorno percorso: sabato 31 ottobre
Tempo di percorrenza: 2 ore
Lunghezza: 4,5 km
Difficoltà: bassa
Punto di partenza: Piazza Sant’Agostino
Orario di partenza delle visite guidate: ore 10 – 16
Per Informazioni:
LABTER – Comune Della Spezia
Tel. 0187 280211
E mail: labter@comune.sp.it
Coop HYDRA
Tel. 327 1273871
LA RICETTA: LA MES-CIÜA
Una gustosa minestra realizzata con una mescolanza di ceci, farro e fagioli cannellini, condita con una presa di sale, una pizzicata di pepe macinato al momento e un filo d’olio extravergine di oliva delle colline spezzine. La leggenda dice che la “mes-ciüa” sia nata dalla necessità di assemblare in un unico piatto le granaglie che i lavoratori del porto recuperavano dai sacchi di alimenti rotti durante il trasporto. Le teorie ovviamente si sprecano; di sicuro, data la varietà degli ingredienti, è necessario sottoporli a diversi tempi di cottura, e solo dopo unirli a creare la famosa pietanza.
IL PRODOTTO TIPICO: LE TORTE SALATE
Esisteva già un fast-food alla spezzina prima che il termine inglese venisse adottato: si tratta soprattutto delle torte salate, tipiche quelle di verdura e quelle di riso. Non mancavano mai nelle scampagnate fuori porta o anche come gradito accompagnamento al “fantin” (“ragazzino” in dialetto locale)nelle sue prime uscite fuori di casa: prima di andare in gita scolastica, o realizzare qualche uscita di lavoro, la mamma premurosa gli confezionava una bella torta di riso con la quale foraggiarsi almeno fino al giorno seguente! La torta in questione si presta sia per caratteristiche di conservazione che per essere particolarmente nutriente. Ecco infatti gli ingredienti: riso, uova, formaggio parmigiano e/o pecorino ed olio EVO in abbondanza, pepe, un pizzico di noce moscata, sale ed ovviamente la sfoglia fatta a mano.