AVELLINO
Tra la quiete del Fenestrelle e i profumi e i sapori delle colline del Greco e del Fiano
L’itinerario, con partenza dal Sagrato della Chiesa del SS Rosario, si propone di far conoscere oltre ai siti di interesse storico, anche la parte rurale-naturalistica della città. Il percorso scende verso il Fiume Fenestrelle, costeggiandolo fino a raggiungere l’antica valle dei Mulini, per poi risalire la collina coltivata a vigneti dalla Scuola Agraria e raggiungere la Facoltà di Enologia.
Si attraverserà il centro di Avellino lungo Viale Italia e Corso Vittorio Emanuele, con visita ai principali palazzi e siti storici, fino a raggiungere la Collina della Terra, il centro storico, per visitare i cunicoli Longobardi, la Torre dell’Orologio, il Duomo di Avellino con annessa cripta e la casa di Victor Hugo, infine si attraverserà il Parco del Teatro Gesualdo per poi risalire la collina dei Cappuccini e raggiungere l’edificio storico del 1880 sede della Scuola Agraria, dove saranno offerti assaggi di prodotti tipici locali. In armonia con il tema dell’evento “Alla scoperta dei percorsi e dei gusti. Cibo per l’anima, cibo per il corpo” è previsto l’allestimento da parte della Coldiretti di stand di produttori locali davanti alla chiesa del SS Rosario e una visita guidata alle cantine della Scuola Agraria, con degustazione dei vini DOCG Greco, Fiano Avellino e Aglianico.
Info Percorso:
Giorno percorso: sabato 31 ottobre
Tempo di percorrenza: 5 ore
Lunghezza:10 km
Difficoltà: media-bassa
Punto di partenza: C. Vittorio Emanuele, Piaz.lle antistante la Chiesa del S.S. Rosario
Orario di partenza delle visite guidate: ore 9
Per Informazioni:
Tonino Maffei
Tel.: 338 9701983
E-mail: irpiniatrekking@libero.it
LA RICETTA: GNOCCO AL RAGU
Il piatto tipico di Avellino è “lo gnocco al ragù ” un tipo di pasta a mano che viene lavorato a filoni e poi tagliato a pezzettini per poi essere steso con una lama di coltello seghettata in modo da avere una piccola barchetta di pasta che viene scaldata e poi condita con un sugo di ragù molto tirato. Gli ingredienti sono: semola di grano duro, acqua bollente, sale quanto basta.
Preparazione:
La semola di grano duro viene bagnata con acqua bollente ed impastata; la si lascia riposare per poi tagliarla per farne dei filoncini larghi quanto un dito che si dividono a pezzettini di circa due centimetri. Si tirano da una estremità all’altra con un coltello e si lasciano riposare per circa trenta minuti. Si mettono a bollire e si tolgono appena vengono a galla. Si saltano in padella con il sugo e si servono con una foglia di basilico.
PRODOTTO TIPICO:
LA CORYLUS AVELLANA – LA NOCCIOLA DEGLI ANTICHI ROMANI
Era ed è coltivata nelle campagne di Avella ed Avellino, fin dai tempi dei Romani. È evidente, dal nome, lo stretto legame con le due località campane. La pianta ha portamento a cespuglio o ad albero e raggiunge un’altezza di 5/7 metri. Le infiorescenze sono unisessuali. Le maschili in amenti penduli che si formano in autunno, le femminili somigliano ad una gemma di piccole dimensioni. Il frutto è avvolto da battee da cui si libera a maturazione e cade. Esso è commestibile ed è ricco di un olio che viene usato sia in alimentazione che nell’industria dei colori ed in profumeria.
I VINI DOCG
Le uve sono coltivate nelle campagne delle colline avellinesi e da tempo i Vini DOCG si sono imposti sul mercato internazionale. Due di essi sono bianchi , il GRECO ed il FIANO, mentre il terzo è un rosso l’AGLIANICO. Le tre bottiglie fotografate sono da collezione e sono datate rispettivamente 1973, 1976 e 1971.