AREZZO
Antichi sapori tra Fiera Antiquaria e tradizioni della Giostra del Saracino
Il percorso inizia con la visita del Palazzo Comunale e della sua magnifica quadreria, snodandosi poi per i banchi della Fiera Antiquaria percorrendo Via dell’Orto per raggiungere la sede storica dei Musici. Si scende poi da Piazza del Praticino per percorrere l’elegante Corso Italia dal quale si accede alla meravigliosa Casa Museo Ivan Bruschi, dove è mirabile una straordinaria collezione d’arte. Scendendo ancora per un po’ in Corso Italia si potrà visitare il settecentesco Palazzo Lambardi. Il nostro percorso continua passando da Canto dei Bacci fino a Via Cavour per raggiungere il Sagrato della basilica di San Francesco dove è allestita una mostra sulle bevande coloniali. La camminata prosegue ancora tra i banchi variopinti della Fiera Antiquaria percorrendo tutta Via Cavour in direzione di Porta San Lorentino, con la visita alla sede storica del quartiere di Porta del Foro.
Info Percorso:
Giorno percorso: sabato 31 ottobre
Tempo di percorrenza: 2 ore e 30’
Lunghezza: circa 3 Km
Difficoltà: bassa (lievi salite e scalinate)
Punto di partenza: centro di accog. turis. “Benvenuti ad Arezzo” – Piazza della Libertà
Orario di partenza delle visite guidate: ore 15 – 17
Per Informazioni:
Ufficio Turismo
Giostra del Saracino e Folklore
Tel.: 0575 377462-463
E mail: turismo@comune.arezzo.it
LA RICETTA: LA PAPPA AL POMODORO
Ingredienti:
300 gr di pane toscano cotto a legna raffermo
2 spicchi di aglio
400 gr di pomodori maturi
2 ciuffi di basilico
sale e abbondante pepe nero
olio extra vergine di oliva
Procedimento:
Mettete in un tegame un filo di olio e fatevi rosolare l’aglio a fettine, quando sarà dorato unite i pomodori spezzettati e fate cuocere per circa dieci minuti fino a che non cominciano a disfarsi. Unire il pane raffermo tagliato a pezzi piccoli e coprire con acqua, mettere un bel pizzico di sale e far cuocere fino a che non abbiamo una consistenza “papposa” e sentiamo che il composto incomincia ad attaccare un po’ sul fondo. Unire il basilico spezzettato con le mani e tanto, tanto pepe. Servire calda con un giro di olio extra vergine di oliva e basilico.
IL PRODOTTO TIPICO: I CANTUCCI ALLE MANDORLE
I Cantucci sono i biscotti più tipici della Toscana. Tradizionali dolci secchi a base di mandorle, hanno forma allungata. Sono croccanti e friabili. Il loro nome deriva dalla tecnica di preparazione. Nella ricetta tipica, infatti, l’impasto si sottopone a una prima cottura. Successivamente si taglia obliquamente. La sagoma di ciascun biscotto si chiama “canto”. Il primo cenno dell’esistenza dei Cantucci risale al 1691, presente nel dizionario dell’Accademia della Crusca. Si accompagnano con il Vin Santo e sono ideali per chiudere un pasto. Inoltre, sono ottimi per la prima colazione, con il latte o con il caffè.